Il Leader: caratteristiche del ruolo
Il leader nel tango e il leader nel lavoro: due ruoli, una stessa arte.
Un buon leader nel tango non comanda: invita. Accoglie chi lo segue con ascolto e presenza, e propone movimenti che non sono ordini, ma possibilità. Il follower arriva con l’aspettativa di creare insieme, anche sotto una guida chiara. Ma ciò che nasce è una danza a due, dove ogni gesto è co-creato.
Allo stesso modo, un buon leader nel lavoro non impone, ma orienta. Offre visione, ma lascia spazio all’iniziativa. Dà struttura, ma accoglie la creatività. Sa che il valore nasce quando ogni persona può portare la propria unicità nel progetto comune.
In entrambi i casi, la leadership non è controllo, ma relazione. È fiducia, ascolto, adattamento. È la capacità di proporre senza forzare, di guidare lasciando spazio, di creare insieme. Perché il vero leader — in pista come in ufficio — non cerca di brillare da solo, ma di far emergere il meglio da chi ha accanto.
Il tango non è una somma di due individualità, ma una fusione temporanea. Una coppia che funziona è quella dove entrambi si mettono al servizio del noi, senza rinunciare al proprio io. E allora, quando il ballo è riuscito, non si dice “che bravo lui” o “che bella lei”. Si dice: che bella coppia